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Uffizi, una nuova sala dedicata a Raffaello e Michelangelo. Foto

Nella sala 41 del corridoio di ponente Al Tondo Doni di Michelangelo, l'unico dipinto su tavola del genio toscano, si affiancano i due ritratti di Maddalena e Agnolo Doni di Raffaello, giunti dalla Galleria di Palazzo Pitti FIRENZE - Grandi spostamenti agli Uffizi. E’ stata infatti inaugurata il 4 giugno una nuova sala che accoglie insieme le opere Michelangelo e Raffaello. Si tratta della sala numero 41 del corridoio di ponente, che fino all’ottobre 2016 ha ospitato i dipinti di Sandro Botticelli, riallestiti in nuovi spazi. Sono undici i capolavori esposti che celebrano un periodo davvero unico nella storia,sottolineando la diversità delle voci artistiche e gli scambi  tra Raffaello e Michelangelo, che dal 1504 al 1508 si trovavano contemporaneamente a Firenze. Il celebre “Tondo Doni” di Michelangelo è ora affiancato da due ritratti di "Maddalena e Agnolo Doni" di Raffaello, giunti dalla Galleria di Palazzo Pitti, al fine di  ricostruire il nesso storico tra opere volute da uno stesso committente e originariamente ospitate nello stesso palazzo.  Con questi nuovi allestimenti e spostamenti si torna di fatto alle origini e si ristabiliscono alcuni importanti assetti collezionistici: agli Uffizi i coniugi Doni possono di nuovo guardare, almeno in effige, il “Tondo di Michelangelo” che avevano commissionato (e lautamente pagato), probabilmente per la nascita della figlia Maria. Per questo privilegio ritrovato, Palazzo Pitti ne risulta risarcito di molti capolavori, e di importanti restituzioni tra i quali anche la “Natività” del grande manierista Francesco Salviati, che era stata trasferita agli Uffizi negli anni Cinquanta del Novecento. Tra le undici opere esposte nella nuova sala, sono presenti sei dipinti di Raffaello, tra i quali la “Madonna del cardellino”, il “Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro”, il “Ritratto di Elisabetta Gonzaga”. Tre dipinti di Fra' Bartolomeo completano l'allestimento insieme a una scultura ellenistica, una testa detta di "Alessandro morente", collocata accanto al Tondo Doni dato che Michelangelo si sarebbe ispirato ad essa per il dipinto sacro.  Il “Ritratto di Perugino”, attribuito a Raffaello da gran parte della critica, è stato spostato nella sala  27 sempre per lo stesso principio di dialogo ideale tra opere e artisti, che sono evocati anche nelle loro sembianze, per farli sentire più presenti durante la visita. Aprirà inoltre i battenti il  9 luglio la nuova sala dedicata a Leonardo da Vinci,  allestita accanto a quella di Michelangelo e Raffaello, dove troveranno posto la restaurata “Adorazione dei Magi”, “l’Annunciazione” e il “Battesimo di Cristo”. “La nuova installazione - spiega Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - sostituisce all’esibizione paratattica di capolavori isolati e feticizzati il principio del dialogo tra le opere, gli artisti e i loro committenti, e invita gli spettatori a scoprire e ripercorrere gli scambi artistici tra i grandi del passato. Per questo motivo entra in scena una terza personalità che grazie al confronto con Raffaello riguadagna la propria voce da solista: Fra Bartolommeo (1473-1517), domenicano di San Marco e strettissimo amico del Sanzio, col quale dall’arrivo di quest’ultimo in città nel 1504 si instaura uno scambio intenso e ricco di conseguenze, che il visitatore infatti ora potrà ripercorre attraverso i quadri esposti”. Il progetto del restauro e della risistemazione della sala di Raffaello e Michelangelo è stato offerto dagli Amici degli Uffizi e dai Friends of the Uffizi Galleries, le uniche associazioni senza fini di lucro interamente dedicate al sostegno, alla tutela e alla valorizzazione delle Gallerie degli Uffizi. Le scelte tecniche adottare per la nuova sala di Michelangelo sono opera dell’architetto Antonio Godoli, curatore del patrimonio architettonico degli Uffizi, insieme all’architetto Nicola Santini.  {igallery id=7169|cid=1021|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} ...

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